Giovanna Battista Giordano

Giovanna Battista Giordano

E’ tutta la notte che ci penso: che penso a cosa potrei dire per raccontare il mio percorso sino a qui. E’ lungo ed articolato, e penso che tutto parta con la nascita di mia figlia; dovevo prendermi cura di un altro individuo, avevo la responsabilità della vita e della cura di un altro individuo. Sono un’anestesista, la vita e la morte delle persone me la sono trovata in mano molte volte e ho sempre cercato di fare del mio meglio. Ma questa volta si trattava di mia figlia e volevo prendermi CURA di lei ancora di più del mio meglio.

E’ lei che mi ha portata in questa scuola.
Sono convinta che nella vita nulla capiti mai a caso, OGNI evento, OGNI persona che incontriamo sulla strada è lì in quel momento proprio per noi, sta a noi riconoscerlo. Eventi che sono lì per indicarci la strada.

Era mesi che non riuscivo a superare una tonsillite debilitante, tre cicli di antibiotici consecutivi, niente, tornava, più le facevo guerra e più tornava.
Un giorno una educatrice del nido, una paziente del Dott. Greco, mi consiglia un rimedio omeopatico e mi dice come prenderlo, sono uscita dal nido, sono entrata nella farmacia di fronte ed il giorno dopo non avevo più placche.

Qualche cosa mi stava sfuggendo, sino a quel momento nella mia vita avevo solo prescritto antibiotici.
Dopo qualche mese mi sono iscritta al corso di omeopatia SISDOH.
Ora mi rendo conto che, ascoltando il consiglio sincero dell’educatrice, avevo semplicemente risposto alla chiamata, a quegli episodi che capitano e che ti indicano la via.

Ho iniziato come paziente a comprendere che “il corpo è la dimora della verità”, che il mio corpo ad un certo punto aveva iniziato a dirmi che c’era qualche cosa che non andava, c’era qualche cosa di cui doveva LIBERARSI.

Sono entrata nello studio di una dottoressa come paziente e ne sono uscita studente della scuola.
Tempo zero io e la mia bimba eravamo in cura di terreno.
Siamo piante, piante radicate in un TERRENO che va tenuto pulito e va rispettato.

Da paziente e da studente ho imparato che il sintomo, la malattia, sono il modo con il quale un organismo cerca di rimettersi in equilibrio, e sono il modo con il quale il nostro corpo ci parla. Ho imparato che l’unico modo per LIBERARSI della patologia è ascoltarla, rispettarla ed affrontarla con forza e coraggio, anche se a volte è FEROCE.

La forza vitale che tutto regola procede dall’interno all’esterno, quello che non va viene a galla, quello che è sporco viene in superficie per essere allontanato.
Ed il corpo si libera.
ll percorso della scuola non si è limitato ad ampliare le mie conoscenze, o semplicemente ad arricchirmi culturalmente, ma è stata la MIA TERAPIA.
Con la cura del terreno il mio corpo si liberava di zavorre, mentre con la scuola la mia MENTE si liberava del metodo scientifico, rigido chiuso, protocollato.

Volto a fare il percorso inverso della forza vitale, a fare la guerra alla patologia piuttosto che ascoltarla. Un metodo che più che liberare un corpo dalle zavorre lo appesantisce di più.
“Quello a cui opponi resistenza persiste”, se opponi resistenza al sintomo questo persiste e si radica più profondamente, per cui mi sono detta, se opponi resistenza alla tua vera natura non sarai mai libera.

La scuola, i racconti dei colleghi, che ringrazio con tutto il cuore, le parole e le storie dei pazienti mi hanno fatto capire che la vita stessa è una cura di terreno, che, se ci poniamo in ascolto, quello vero, quello con il cuore, la nostra stessa vita si può liberare.

L’ho fatto, ho ascoltato, ho scelto e mi sono liberata.
Ho liberato prima il corpo, poi la mente e ora spero di liberare anche l’anima nel suo lungo peregrinare scegliendo di fare l’omeopata.
Perché di questo si tratta, scegliere di intraprendere un percorso omeopatico vitalista è questo, permettere al corpo, alla mente e all’anima di liberarsi.
 

Anestesista, diplomata in omeopatia e agopuntura.

Email

giovannabattistagiordano@gmail.com

Città

Torino

Regione

Piemonte

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